Descrizione
Tommaso mi ha fatto un dispetto, e io sono un tipo vendicativo. L’ultima volta che l’ho visto eravamo a gozzovigliare in un crotto nei pressi di Capolago. Parlavamo di Tipografia Helvetica, dopo – ben inteso – aver sparlato di un sacco di assenti, che è uno degli sport nazionali di ogni scrittore che si rispetti. Voleva da me un pezzo su un’architettura ticinese. Io ero in piena scrittura di un romanzo, non potevo accettare distrazioni. Sono uno, però, che non sa dire di no. Soprattutto a Tommaso. Perché l’ho sempre reputato la migliore mente della mia generazione. Non semplicemente uno scrittore, ma un inventore di concetti. Un neologista. Mi sono accorto negli anni che tutti noi usiamo le sue idee, le sue parole, le sue definizioni, senza neppure rendercene conto.
Dalla prefazione di Gianni Biondillo